COVID-19: l’incremento dei casi in Italia e Germania delle ultime settimane

COVID-19: l’incremento dei casi in Italia e Germania delle ultime settimane

Ieri mia madre é atterrata a Francoforte (Germania) con un volo dal’Italia. Nei giorni che hanno preceduto la partenza ci siamo sentiti piú volte e le domande da parte sua sono spesso state: “ma é sicuro venire in Germania? Qui dicono che i casi sono aumentati notevolmente da voi e anche in Italia stanno aumentando”, “devo valutare bene perché al rientro potrei dover fare quarantena”, “tu cosa dici? Come stanno le cose?”

La situazione in Italia

Ovviamente sono state tutte domande e osservazioni legittime sulla base di quanto i media (sia in Italia che in Germania) riportano e che si possono riassumere in poche parole: “l’ aumento del numero di nuovi casi”. Ieri sera leggevo proprio vari articoli e cito il titolo di quello di Repubblica solo ad esempio: “in forte aumento i nuovi casi: 845 nelle ultime 24 ore, 6 decessi “ (https://www.repubblica.it/cronaca/2020/08/20/news/coronavirus_il_bollettino_di_oggi_20_agosto-265043952/?ref=RHPPTP-BH-I264856218-C12-P2-S5.4-T1).

Bene, nulla da eccepire su questa “realtá”: c’é effettivamente un aumento dei casi totali a leggere i dati ufficiali delle ultime tre settimane (Figura 1). Per le seguenti analisi e considerazioni la fonte dei dati é sempre quella ufficiale, ovvero la Protezione Civile Italiana: http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

Figura 1 – Andamento dei casi COVID-19 in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-01-Casi-Totali-in-Italia.png)

Ma é questa l’ unica informazione che possiamo avere dai dati ufficiali? No, ovviamente no. E se si aggiungono tutti gli altri pezzetti (rilevanti!), sicuramente si ha una visione piú completa e piú trasparente della realtá. E magari l’impatto con la notizia non é necessariamente di preoccupazione e confusione.

Nelle mie precedenti analisi credo di aver piú volte ripetuto (ma sembra necessario farlo di continuo con la speranza che queste semplici analisi vengano condivise) (https://www.emigrantrailer.com/category/covid-19/) che il numero dei casi totali é un dato importante, ma sicuramente non esaustivo, e a volte forviante, per definire e valutare la criticitá di una situazione in un determinato paese.

Infatti, il numero dei dati totali è strettamente legato al numero di tamponi effettuati. Come si vede dal grafico in Figura 2, il numero dei tamponi é drasticamente aumentato dalla fine del lockdown in Italia. È sicuramente un dato positivo perché é indice di volontá di fare maggiori controlli e indice di prevenzione. Peró é un dato che i vari media, e i vari politici di turno, non possono trascurare quando parlano del numero dei casi totali (Figura 1).

Figura 2 – Andamento dei tamponi effettuati in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-02-Tamponi-Effettuati-in-Italia.png)

Infatti, se guardiamo l’ andamento del rapporto tra tamponi effettuati e numero di casi totali (Figura 3) possiamo banalmente osservare come sia notevolmente aumentato nelle settimane tra Giugno ed Agosto.

Figura 3 – Andamento del rapporto tra tamponi effettuati e numero di casi totali in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-03-Rapporto-tamponi-casi-totali-in-Italia.png)

La situazione diventa ancora piú chiara e trasparente se si guarda il rapporto percentuale del numero dei casi totali rispetto al numero totale di tamponi effettuato (Figura 4).

Figura 4 – Andamento del rapporto percentuale del numero di casi totali e dei tamponi effettuati in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-04-Rapporto-casi-totali-e-tamponi-in-Italia.png)

Si puó vedere come, nello stesso periodo (Giugno-Agosto) questo rapporto sia sempre stato in diminuzione, ovvero il grafico ci “informa” che la percentuale dei casi totali sul numero di tamponi effettuati é in diminuzione (non in aumento!!!). Attualizzando questo dato all’ultimo aggiornamento (20 Agosto, https://github.com/pcm-dpc/COVID-19/blob/master/schede-riepilogative/regioni/dpc-covid19-ita-scheda-regioni-20200820.pdf), il rapporto percentuale continua a diminuire: 3,287 (256.118 casi totali; 7.790.596 tamponi effettuati).

Si potrebbe obiettare dicendo che stanno aumentando il numero dei casi positivi. Se grafichiamo l’andamento del rapporto percentuale del numero di casi positivi e del numero di tamponi effettuati (Figura 4 bis) si puó osservare che la conclusione é praticamente la medesima. Se attualizziamo all’ultimo aggiornamento (20 Agosto) il rapporto percentuale é 0,205 (16.014 casi positivi; 7.790.596 tamponi effettuati). Nell’ultimo mese stiamo parlando di variazioni tra 0,21 (dato di metá Luglio) e 0,20 % (dato di metá Agosto).

Figura 4bis – Andamento del rapporto percentuale del numero di casi positivi e dei tamponi effettuati in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-04bis-Rapporto-casi-positivi-e-tamponi-in-Italia.png)

Conclusioni sulla situazione italiana

  • Il numero dei casi totali aumenta perché si fanno piú tamponi, piú controlli. E questa é una informazione positiva che dovrebbe essere trasmessa come tale. Se si scrive o si dice: “aumentano il numero dei casi positivi” si dá una informazione parziale, forviante, e si genera preoccupazione aggiuntiva (non necessaria);
  • Il rapporto percentuale tra casi totali e tamponi effettuati non é in crescendo: é in diminuzione o stabile. E questa é l’altra informazione che dovrebbe essere fornita su base settimanale o bi-settimanale. E non giornaliera, dove le oscillazioni possono essere forvianti. E questo é il motivo per cui, giorni fa, ho espresso i mie dubbi sulla proroga dello stato di emergenza in Italia (https://www.emigrantrailer.com/covid-19-litalia-la-seconda-ondata-lo-stato-di-emergenza-e-la-mascherina/). Tutt’ora non ho avuto una risposta dagli stessi dati ufficiali che il governo pubblica.

E su questa questione di emergenza, e nella fattispecie di emergenza sanitaria, é importante documentare gli altri due elementi che completano una informazione corretta: il numero dei decessi e il numero dei ricoverati in terapia intensiva.

Figura 5 – Andamento dei decessi in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-05-Decessi-in-Italia.png)

Dopo le prime due settimane drammatiche di Marzo, il numero dei decessi settimanali é andato in continua diminuzione passando dai quasi 11000 decessi delle ultime due settimane di Marzo ai circa 200 delle prime due settimane di Luglio. Il dato ci dice che nonostante l’aumento del numero dei casi (frutto dell’aumento dei controlli e dei tamponi) il numero dei decessi é progressivamente diminuito.

In Figura 5 si puó notare l’appiattimento della curva dalla seconda metá di Giugno. Non si é azzerato ovviamente, ma sarebbe utopia pensare che si arrivi a questo risultato. Il grafico ci dice anche che, nelle prime due settimane di Agosto, c’e´ stato un lieve aumento che ha riportato ai valori registrati nelle due prime settimane di Luglio.

Figura 6 – Andamento dei ricoverati in terapia intensiva in Italia da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-06-Ricoverati-terapia-intensiva.png)

L’altro parametro importante é il numero dei ricoverati in terapia intensiva. Dalla Figura 6 si intuisce il perché della situazione di emergenza sanitaria tra Marzo e Aprile. Ma da fine Maggio in poi i numeri sono fortunatamente andati in progressiva diminuzione, fino ad arrivare ai 55 delle prime due settimane di Agosto.

Ricordando che la criticitá delle settimane iniziali era dovuta alla disponibilitá dei posti letto in terapia intensiva, il numero degli attuali ricoverati é (e dovrebbe) essere gestibile con gli attuali posti a disposizione. Inoltre (e lo scrivevo giá in passato), mi sarei aspettato che questi primi mesi del 2020 avessero insegnato agli enti nazionali, regionali e locali, a rinforzare questa tipologia di strutture e necessitá. Se tutt’ora non é stato fatto, non si cerchino poi scuse un domani promuovendo, come unica soluzione al problema, la “chiusura” di tutto.

Da mesi sostengo che bisogna imparare a convivere con questo virus, e non ad avere la presunzione che, chiudendo tutto, il virus e le sue negative consequenze scompaiano.

La situazione in Germania

Vorrei poi fare un parallelo con la situazione in Germania dove vivo, visto che in questi giorni viene spesso riportata sui media italiani come area in cui ci sono aumenti sostanziali di casi positivi al COVID-19. Per questa mia analisi e considerazione, i dati ufficiali sono quelli che pubblica il Robert Koch Institute (https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/nCoV.html?nn=2386228).

Anche qui in Germania ci sono molte discussioni, legate al fatto che i media e enti locali e nazionali riportano l’incremento dei casi totali. Quindi, “mal comune, mezzo gaudio” con la situazione mediatica italiana.

Provo peró a fare un pó di chiarezza, partendo proprio dal dato dei casi totali in Germania (Figura 7): nell’ultimo mese mediamente il numero dei casi in Germania é aumentato, ed é stato poco piú del doppio (circa 750) della media in Italia (circa 300). Rimanendo su quest’ unica informazione, si puó avere l’idea che le cose in Germania vadano peggio, soprattutto se i media (locali ed esteri, tipo quelli italiani) riportano solo questo dato.

Figura 7 – Andamento dei casi COVID-19 in Germania da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-07-Casi-Totali-in-Germania.png)

Per rispondere alla domanda “ma é davvero peggiore la situazione in Germania?” bisogna guardare tutti i dati. E guardandoli, non mi sento proprio di fare questa affermazione.

Infatti, nello stesso periodo, che va da fine Luglio ad oggi, il numero medio dei decessi giornalieri in Germania (circa 5) é stato meno della metá di quelli in Italia (circa 12).

Figura 8 – Andamento dei decessi in Germania da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-08-Decessi-in-Germania.png)

Inoltre si puó vedere dalla Figura 8 come praticamente la curva dei decessi in Germania si sia gradualmente appiattita da metá Giugno, con un valore assoluto circa quattro volte inferiore a quello italiano.

Ma allora come si spiega questo incremento di casi totali? La spiegazione é di nuovo il numero dei tamponi effettuati (Figura 9).

Figura 9 – Andamento dei tamponi effettuati in Germania da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-09-Tamponi-in-Germania.png)

Si é passati da una media di circa 400.000 tamponi settimanali fino a fine Giugno ad una media di 600.000 tamponi settimanali tra Luglio e Agosto. Di nuovo: é un’ottima informazione, indice di maggiore attenzione e controllo, ma va presa come tale. A conferma di quanto scrivo, se si calcola anche per al Germania il rapporto percentuale tra casi totali e tamponi effettuati (Figura 10), si puó osservare come questo rapporto sia in diminuzione e non in aumento!

Figura 10 – Andamento del rapporto percentuale del numero di casi totali e dei tamponi effettuati in Germania da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-10-Rapporto-casi-totali-e-tamponi-in-Germania-1.png)

Conclusioni sulla situazione in Germania

Quindi riassumendo in punti per essere ancora piú chiaro:

  1. Il virus COVID-19 é tutt’ora sempre e comunque attivo anche in Europa, sia in Italia che in Germania. Quindi, il livello di attenzione e di precauzione non va allentato. Ma sicuramente non va neanche applicato un livello di restrizione ingiustificato, né tantomeno bisogna generare e farsi prendere dal panico;
  2. I media sia italiani che tedeschi dovrebbero riportare che il numero dei casi totali aumenta, ma dovrebbero sempre corredare (nei titoloni) che é strettamente legato al numero maggiore di test e di controlli. Spesso questa informazione é riportato nell’articolo, ma non nel titolo;
  3. I media sia italiani che tedeschi dovrebbero riportare (nei titoloni) anche la casistica dei decessi e dei malati in terapia intensiva, non su base giornaliera dove le oscillazioni possono forviare, ma su base settimanale (quantomeno). Il World Health Organization ha iniziato (finalmente) a fare cosí (https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200817-weekly-epi-update-1.pdf?sfvrsn=b6d49a76_4) e sarebbe opportuno e auspicabile che lo facessero anche i giornalisti. Prenderanno meno likes, ma quantomeno darebbero una informazione un pelino piú decente di quanto avvenuto in queste ultime settimane;
  4. I lettori sia italiani che tedeschi dovrebbero trascurare completamente i titoloni da copertina ed andare a vedere i contenuti degli articoli e magari i numeri (lo so, non piacciono a molti) pubblicati nelle tabelle corredate. Si puó imparare molto dai numeri;
  5. Tutti dobbiamo fare uno sforzo per comprendere che il Covid-19 é giá parte del nostro presente, e sicuramente fará parte del futuro prossimo. Quindi trovo piú opportuno studiare metodi e approcci per poter convivere con questa realtá, utilizzando la conoscenza come spinta innovativa, e non la “paura” come forma di remissione e accettazione;
  6. Da amante della ricerca ( e della conoscenza) é davvero imbarazzante leggere gli articoli che vengono pubblicati quotidianamente sui giornali cartacei e on-line. E mi spiace soprattutto per chi, giustamente, non ha tempo e voglia di approfondire e utilizza questi media come fonte di informazione;
  7. Non so se avete fatto caso, ma ho mantenuto la scala identica per ogni singolo dato analizzato tra i Italia e Germania. Se qualcuno si fosse distratto, nelle successive tre figure riporto i confronti diretti su casi positivi (Figura 11), decessi (Figura 12) e tamponi effettuati (Figura 13). Lo faccio perché spesso alcuni giornali amano fare i confronti Italia e Germania per “incensare” o “denigrare” quanto fatto dal governo italiano. Lascio da parte i miei personali commenti e lascio a voi i grafici.

Andrea De Filippo

Figura 11 – Andamento dei casi totali in Italia (in blu) ed in Germania (in rosso) da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-11-Casi-Totali-in-Italia-e-Germania-1.png)
Figura 12 – Andamento dei tamponi effettuati in Italia (in blu) ed in Germania (in rosso) da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-12-Tamponi-Effettuati-in-Italia-e-Germania.png)
Figura 13 – Andamento dei decessi in Italia (in blu) ed in Germania (in rosso) da inizio Marzo fino al 15 Agosto (https://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/08/Emigrantrailer-Figura-13-Decessi-in-Italia-e-Germania.png)

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ANDREA DE FILIPPO

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