Concerto del 1° Maggio: la vicenda Fedez

Concerto del 1° Maggio: la vicenda Fedez

Tra pratiche burocratiche da assolvere e qualche sentiero da calpestare, il weekend del primo Maggio é andato benone. Insomma, poche ore in terra natia, necessarie e ben impiegate.

Poi domenica mattina, mentre mi avviavo sereno verso il confine italo-svizzero, parte il putiferio “social” legato al discorso di Fedez prima e durante il Concertone del Primo Maggio, alle accuse di censura da parte della RAI, all’attacco ai rappresentanti della Lega, alle reazioni di questo o quel politico, alle repliche della RAI, e cosí via.

Putiferio che poi é continuato durante tutta la giornata e che il mio mondo “social” di amici non ha mancato di farmi arrivare, volente o nolente.

Ed, al solito, mi sono ritrovato di fronte a due clan: quelli pro-Fedez e quelli pro-Salvini.

Diciamo che entrambi i personaggi non mi sono simpaticissimi (per motivi diversi) ma, a freddo, ho cercato di analizzare ogni passaggio della vicenda, cercando di farmi un’idea di insieme, senza farmi prendere dall’emotivitá.

Volevo scrivere poco. Ma non ci sono riuscito.

IL CONTENUTO DEL DISCORSO DI FEDEZ

Fedez discorso al concerto primo Maggio 2021 – YouTube

Non fa una piega.

È un discorso condivisibile in toto nel merito dei contenuti sui diritti civili di chi é vittima di discriminazioni.

Mi spiace che a farlo sia stato Fedez e non un politico che magari siede in Parlamento ed ha la possibilitá di avviare discussioni in sede opportuna.

Mi spiace che, nel 2021, sia ancora necessario un rappresentante del mondo dello spettacolo per far emergere un problema di fondo, non solo della societá italiana.

L’altra parte del discorso, o meglio la parte iniziale, é stata dedicata alle difficoltá che Fedez ha affrontato per avere il via libera ad esprimersi senza nessun tipo di censura da parte di chi organizzava l’evento e di chi lo avrebbe trasmesso: la RAI.

Fedez, senza mezzi termini, ha poi chiuso l’introduzione, affermando che la vice-direttrice di Rai3 avrebbe definito il suo intervento “Inopportuno“.

LA RISPOSTA DELLA RAI ALLE ACCUSE DI CENSURA DI FEDEZ

Scia di polemiche, il caso Fedez ora passa in Vigilanza Rai – Video – Rai News

Le prime risposte immediate sono state un pó deboli a dirla tutta (e poi ulteriormente smentite da successive pubblicazioni di Fedez).

Nelle ultime ore la RAI é sembrata essere piú decisa ad andare a fondo della vicenda sulla scia delle polemiche innescate da Fedez, il quale senza mezzi termini ha accusato il tentativo di censura da parte dei vertici RAI.

Quindi, vedremo cosa succederá nelle prossime ore dalle parti di Viale Mazzini.

Non ho altre osservazioni da fare, se non quelle che seguono nel punto successivi.

LA REPLICA DI FEDEZ E LA PUBBLICAZIONE DELLA TELEFONATA

Fedez su Twitter: “La Rai smentisce la censura. Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi https://t.co/gu14BxM3G6” / Twitter

Fedez fa una cosa abbastanza inusuale, ovvero pubblica sul suo profilo Twitter la telefonata intercorsa con il funzionario Rai nelle ore antecedenti al Concertone.

Con questa pubblicazione va “fuori dagli schemi“.

È una cosa lodevole per una maggiore trasparenza che mette in luce un enorme problema (datato) della televisione pubblica italiana: la sudditanza al “sistema dei partiti politici”. Non é una novitá in se per se. Ma la vera novitá é la testimonianza in viva voce di un tentativo di censura o l’invito ad adeguarsi ad un sistema.

E’ anche una cosa discutibile perché la registrazione della telefonata é stata evidentemente premeditata e preparata, magari sapendo giá che cosa gli avrebbero detto al telefono. Non é infatti la prima volta che Fedez si trova ad avere a che fare con la RAI e soprattutto, come lui afferma, si é trovato per la prima volta in carriera a dover sottoporre il testo del suo intervento al vaglio della politica.

Quindi, presumo che abbia voluto “tutelarsi”. Quello che non é chiaro é se entrambe le parti fossero al corrente della registrazione della telefonata. È un dettaglio che servirá piú ai fini di eventuali ripercussioni legali tra Fedez e la RAI.

Resta l’aspetto lodevole di aver reso pubblica questa telefonata.

In questo contesto, Fedez fa peró anche un errore, veniale o capitale a seconda di chi lo acclama o di chi lo critica.

Nelle prime ore successive alla replica della RAI, l’errore di Fedez é quello di pubblicare un video di circa 2 minuti con dei tagli evidenti.

Non viene pubblicata la versione integrale di circa 12 minuti.

Di conseguenza, Fedez dirotta solo l’informazione o il messaggio che vuole far passare (“la RAI mi ha censurato o ha tentato di farlo”).

È un peccato perché, facendo in questo modo, nelle prime ore successive alla polemica, dá adito a generare dubbi e discussioni che poi distolgono dal problema (grave) evidenziato: i diritti civili di tutti gli esseri umani.

Inoltre, la maggior parte delle persone si costruisce la propria opinione in merito all’azione dei funzionari RAI su questa versione “tagliata” e non su quella integrale.

Fortunatamente nelle ultime ore é poi emersa la versione integrale senza tagli e senza “censure”: Caso Fedez/Rai, l’audio integrale della telefonata L’imbarazzo di Rai e organizzatori – YouTube.

Non cambia il messaggio di fondo, e l’imbarazzo generale dei funzionari RAI a gestire la situazione, ma ci sono delle differenze non trascurabili tra i circa 2 minuti pubblicati da Fedez e i 12 minuti della telefonata integrale. In particolare, le differenze sono nei modi e nei toni con cui si sta discutendo (in modo civile) la questione.

E trovo che sia giusto avere questa versione integrale: é una questione di onestá intellettuale, per permettere a tutti di elaborare il proprio pensiero senza alcuna manipolazione.

LA REPLICA DI SALVINI ALLE CRITICHE DI FEDEZ AI RAPPRESENTANTI LEGHISTI

Fedez Primo Maggio, la replica di Salvini dopo gli attacchi alla Lega – La Stampa

Salvini, come sempre, dimostra il suo tipico carattere, ovvero quello dell’uomo politico alla ricerca di spunti per rigirare la frittata come piú gli conviene.

Se Salvini credesse ad una delle sole parole che lui scrive o dice sui social, avrebbe potuto semplicemente scrivere o dire: “io sono a favore di una legge a supporto di chi viene discriminato come i gay. I vari deputati leghisti, che hanno fatto quelle affermazioni, sono stati o saranno immediatamente espulsi”.

La questione si sarebbe chiusa e molti (anche di sinistra) gli avrebbero pure fatto un applauso sincero.

Invece, nelle sue litanie delle ultime ore, parla sempre in terza persona (La Lega, etc.), mai espondendosi in prima persona (ma é una ovvia strategia per mantenere alti i sondaggi, “é sempre colpa di qualcun altro”) e quando parla in prima persona é per dire: “Fedez, lo invito per un caffè per parlare di libertà e diritti”.

Salvini non devi parlare con Fedez di questo, magari di fronte ad un caffé !!!

Devi parlarne a milioni di italiani. Devi farlo in sede parlamentare. Devi farlo in sede istituzionale.

Se veramente credi di essere il paladino di libertá e diritti, inizia dimostrandolo e prendendo una posizione decisa internamente al governo e al tuo partito. Se ci sono rappresentanti omofobi, mandali a casa. Immediatamente.

Fedez ti ha mostrato col dito (non quello medio) la LUNA, e tu che fai? Guardi il dito.

E non avevo dubbi in merito.

LA REPLICA DI LETTA, DI MAIO E CONTE SULLA VICENDA RAI

Il populismo giustizialista portato all’ennesima potenza da parte della politica.

È populismo giustizialista saltare sulle affermazioni fatte da Fedez, senza neanche aver avuto il tempo di visionare tutti i contenuti, senza aver dato modo di una replica approfondita e senza neanche assumersi un minimo di responsabilitá.

Chiediamo subito una riforma dei vertici RAI”.

Ben venga: é anche la mia opinione da cittadino, a prescindere dal discorso di Fedez.

La RAI ha fatto letteramente schifo come servizio pubblico e di informazione durante i due governi Conte.

Ma, appunto, dove diamine eravate dal 2018 al 2021?

Quando faceva comodo, la riforma della RAI non era una prioritá?

E chi ha messo su questi vertici RAI con la Lega?

Su, forza, fate uno sforzo mentale. Non é complicato.

LA REPLICA DI LETTA, DI MAIO E CONTE SULLA VICENDA DEI DIRITTI CIVILI

E poi é troppo facile fare i populisti “a chiacchere” su un argomento di impatto come quello dei diritti civili.

Dove eravate fino ad ora? Non era un argomento da trattare ai fini delle alleanze politiche? Dov’era (dov’é) il PD in questi anni?

Ecco a me fanno pena e schifo tutti quelli che calpestano i diritti civili. Ma, fanno ancor piú pena (ed incazzare), gli eventuali perbenisti populisti, di destra o sinistra che siano.

Per la cronaca:

Insomma, tutte affermazioni avvenute in anni passati e di cui non ricordo tanta fermezza e condanna dai vari vertici PD e M5S come in queste ore.

Tra l’altro Fedez ha omesso altri “tristi” esempi:

In altre parole il tema dei diritti civili é un tema importantissimo.

Molti possono sbagliare. Tutti possono scusarsi e rivedere le loro ideologie troglodite. Sperando che sia un ravvedimento sincero.

Ma non sono accettabili lezioni da partiti che hanno avuto tutto il tempo e modo per fare le dovute interrogazioni parlamentari negli ultimi anni ed eventualmente fare qualcosa di concreto per cambiare lo “status quo”, non proprio brillante.

Infine, Fedez poteva citare anche un paio di episodi di beppe Grillo, massimo rappresentante del M5S:

Ecco. Forse fossi stato al posto dei funzionari RAI, non avrei assolutamente detto a Fedez di non citare nomi e cognomi di quei rappresentanti politici della Lega che hanno fatto affermazioni omofobe. Ma gli avrei detto: “Benissimo. Sei libero di citarli tutti, ma dato il contesto della lotta all’omofobia allora mi citi anche Quaresima, Cannata, Napoli e Grillo, almeno due volte“.

Questo sarebbe davvero stato servizio pubblico.

IL CONTESTO DEL DISCORSO DI FEDEZ

Molti hanno criticato l’intervento di Fedez, sottolineando che non era il contesto adeguato in quanto si trattava del Concertone del Primo Maggio, ovvero di un palcoscenico dedicato ai “lavoratori”.

È ovviamente una polemica tanto stupida quanto inutile.

Da sempre, gli artisti dello spettacolo o dello sport si sono fatti portavoce di messaggi con impatto sociale, come quello dei diritti civili.

Quasi due mesi fa l’attrice francese Corinne Masiero si spogliava agli Oscar francesi, in segno di protesta per la precarietá dei lavoratori dello spettacolo in questo periodo di pandemia: L attrice Corinne Masiero si spoglia al #Cesar, gli Oscar francesi, – YouTube.

Nel 1968, alle Olimpiadi di Cittá del Messico, fu emblematica la protesta del pugno chiuso di Tommie Smith e John Carlos contro la discriminazione razziale: Tommie Smith – Wikipedia.

E la storia é ricca di tanti esempi che non sto a citare.

Quindi, ben venga che Fedez abbia dato risalto ad un problema di carattere sociale.

Guardiamo la luna, non il dito!

CONCLUSIONI

Di tutta questa polemica innescata dal discorso di Fedez, cosa mi rimane una volta rientrato dall’altra parte delle Alpi?

Da un lato mi restano tanti dubbi se e quanto l’attuale classe politica italiana (ma potrei estendere il discorso a livello globale), da qualunque partito sia rappresentata, sia davvero in grado di fare qualcosa di concreto per i diritti civili di chi subisce delle discriminazioni.

Personalmente mi auguro che in Italia sia approvato il cosiddetto DDL Zan in tema di disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia: Parlamento Italiano – Disegno di legge S. 1052 – 17ª Legislatura (senato.it).

Dall’altro lato mi restano dubbi sull’emotivitá populista di cui si nutre il popolo italiano, pronti a seguire in massa questa o quella dichiarazione di un personaggio pubblico, senza poi distinguere i contorni dell’intera vicenda in modo un pó piú razionale.

Ed infine mi restano tanti dubbi sul fatto che l’attuale classe politica italiana abbia davvero la capacitá di gestire piú problemi in parallelo.

Infatti, tornando al 1°Maggio, festa dei lavoratori, é giusto ricordare a tutti i politici che dalle ultime stime ISTAT del 2021 (Occupati e disoccupati (dati provvisori) (istat.it)):

  • il tasso di occupazione in Italia é al 56,8 %;
  • il tasso di disoccupazione in Italia é al 10,1 % (in Europa peggio dell’Italia ci sono solo la Spagna, Cipro e la Grecia);
  • il tasso di disoccupazione giovanile in Italia é al 33 %;
  • il tasso di inattivi in Italia é 14,1 %;

Forse servirá un altro rappresentante dello spettacolo o dello sport per rimarcare questo problema.

Speriamo bene.

Andrea De Filippo

p.s. altre impressioni sull’Italia vista dall’estero al link: Una finestra sull’Italia dall’estero | EmigranTrailer.

Articolo originale in lingua italiana. Per altre lingue, apri cortesemente l’articolo con un qualsiasi web-browser e applica la traduzione automatica.

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ANDREA DE FILIPPO

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